2019: inizia la telefonia 5G

Già nel 2017, 170 scienziati indipendenti (diventati poi 230), avevano chiesto alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertassero i rischi per la salute, i cui primi firmatari sono stati Rainer Nyberg, EdD, professore emerito della Åbo Akademi in Finlandia, e Lennart Hardell, docente al Dipartimento di Oncologia della Facoltà di medicina di Orebro in Svezia. In pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Gli effetti includono l’aumento del rischio di cancro, lo stress cellulare, l’aumento dei radicali liberi dannosi, i danni genetici, i cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, i deficit di apprendimento e di memoria, i disturbi neurologici e gli impatti negativi sul benessere generale degli esseri umani. I danni vanno ben oltre la razza umana, poiché vi è una crescente evidenza di effetti nocivi sia per le piante che per gli animali.

Per capire pericoli e rimedi di questa situazione Venerdì 7 dicembre 2018 alle ore 20.30 presso l’associazione Bimbi Nuovi in via Coroneo, 8 a Trieste si terrà una conferenza con un esperto sul tema.

Per informazioni:

ALISTER – Associazione per la Libertà di Scelta delle Terapie Mediche

Email: info@alister.it

Tel.e Fax: +39 040/393536

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